Incentivi ufficialmente estesi agli edifici non residenziali e al terzo settore. Fino al 100% di contributi per i piccoli Comuni, le strutture sanitarie e scolastiche. Nuove opportunità anche per il fotovoltaico.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26 settembre 2025 il D.M. 07/08/2025, che disciplina il Conto Termico 3.0, il nuovo meccanismo di incentivazione per interventi di piccole dimensioni finalizzati all’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Il Conto Termico, ricordiamo, è un’agevolazione a fondo perduto (non soggetta a scadenza né a detrazione fiscale) che può essere applicata a progetti di efficientamento energetico di abitazioni, edifici pubblici, attività e strutture private.
Le novità del conto termico 3.0
Il nuovo decreto introduce modifiche significative:
- Accesso esteso alle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e alle configurazioni di autoconsumo collettivo.
- Equiparazione degli enti del terzo settore alle amministrazioni pubbliche.
- Apertura agli edifici non residenziali privati per interventi di efficienza energetica (prima riservati solo alla PA).
- Nuovi incentivi per fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, se abbinati alla sostituzione di impianti termici con pompe di calore elettriche.
- Incentivi a sistemi bivalenti e pompe di calore add-on.
- Contributo al 100% delle spese ammissibili per:
- edifici ad uso pubblico in piccoli Comuni (fino a 15.000 abitanti);
- scuole e strutture ospedaliere e sanitarie (comprese quelle residenziali, di cura e ricovero del SSN).
- Possibilità per gli immobili pubblici di demolizione e ricostruzione NZEB, con aumento volumetrico fino al 25% e anche in sito diverso (purché nello stesso Comune) nell’ambito di un “progetto integrato”.
- Ampliamento delle spese ammissibili, che includono:
- costi di progettazione, diagnosi energetiche e APE;
- sistemi di accumulo;
- infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
- Revisione dei massimali di spesa, aggiornati ai prezzi di mercato.
Tempistiche e operatività
Il Conto Termico 3.0 entrerà in vigore il 27 dicembre 2025, cioè 90 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta (26 settembre).
Il GSE, gestore delle pratiche, entro 25 febbraio 2026 dovrà pubblicare le nuove regole operative e aggiornare la piattaforma per l’invio delle domande.
Nel frattempo, le richieste di incentivo presentate prima dell’entrata in vigore continueranno a seguire la disciplina del D.M. 16/02/2016, in particolare per:
- istanze di prenotazione PA già accolte dal GSE e con lavori non conclusi al 27 dicembre 2025;
- interventi PA con sostituzione impianti esistenti e installazione di generatori a condensazione, se basati su contratti stipulati prima del 1° gennaio 2025 e con istanza presentata entro un anno dall’entrata in vigore del nuovo decreto.
Conto termico 3.0: soggetti e interventi ammessi
Il decreto dettaglia i soggetti beneficiari e le tipologie di intervento.
Efficienza energetica negli edifici
- isolamento termico di superfici opache;
- sostituzione infissi e chiusure trasparenti;
- installazione schermature solari;
- trasformazione in NZEB;
- sostituzione impianti di illuminazione interna;
- tecnologie di building automation;
- colonnine private di ricarica per veicoli elettrici;
- impianti solari fotovoltaici con sistemi di accumulo.
Produzione di energia termica da fonti rinnovabili
- Pompe di calore elettriche o a gas (oltre 200 kW obbligo di contabilizzazione).
- Sistemi ibridi factory made o bivalenti con contabilizzazione sopra i 200 kW.
- Generatori a biomassa, anche per serre, fabbricati rurali e reti di teleriscaldamento.
- Solare termico e solar cooling, anche per processi produttivi o reti. Oltre i 100 m², obbligo di contabilizzazione.
- Scaldacqua a pompa di calore ad alta efficienza.
- Allaccio a reti di teleriscaldamento efficienti.
- Microcogenerazione alimentata da FER, rispettando requisiti di rendimento e certificazione.
Soggetti ammessi
- Amministrazioni pubbliche.
- Privati, esclusivamente per edifici in ambito terziario e residenziale (nei casi previsti).
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Il Conto Termico 3.0 rappresenta una svolta per la transizione energetica: incentivi più ampi, coperture fino al 100% delle spese e inclusione di nuovi soggetti come le CER, il terzo settore e gli edifici non residenziali.
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